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“Due mondi e una rosa per Anita" premiato dalla Regione

Il progetto “Due mondi e una rosa per Anita” presentato dal Comune di Verucchio come capofila dei Comuni di Dovadola, Sogliano, Poggio Torriana, Rocca San Casciano e che ha per partner una serie di enti e associazioni anche brasiliane è stato inserito dalla Regione Emilia Romagna fra i 13 meritevoli di finanziamento, l’unico nella provincia di Rimini, all’interno di un bando sulle iniziative a rilevanza internazionale.

Erano 15 i progetti provenienti da tutta la regione e il 5 maggio scorso la giunta ha riconosciuto a quello con cui ci si propone di celebrare il 200esimo anniversario della nascita di Anita Garibaldi il punteggio massimo di copertura e il contributo massimo.

Il ponte ideale Romagna-Sud America affonda le radici nel tempo e ha iniziato a unire concretamente le due realtà nel 2019 con le celebrazioni del 170° anniversario della Trafila garibaldina, sviluppando il progetto tutto romagnolo “Una rosa per Anita” ideato dal Museo Renzi di Borghi e dal suo direttore Andrea Antonioli. In quell’anno, Verucchio ha intitolato e inaugurato il Giardino di Anita nel cuore del capoluogo, con tanto di messa a dimora della “Rosa Anita Garibaldi” realizzata dall’ibridatore nonché partigiano Giulio Pantoli che caratterizza tutte le località che hanno segnato la storia della donna e aderito al progetto. Le prime due sono state ricevute da Mandriole a Ravenna (2017) e San Marino (2018) e ne sono poi state innestate tantissime altre sia in Romagna che in Brasile. Dove hanno aderito circa 300 Comuni e la Fondazione Cultura dello Stato catarinense in collaborazione con l’Instituto Cultural ‘Anita Garibaldi’ diretto da Adilcio Cadorin, ha tradotto e stampato il volume ‘Due mondi e una rosa per Anita’ (a cura di A. Antonioli e A. Cadorin) in lingua portoghese, spagnola e italiana per divulgarlo in tutto il Sud America

 

“Il bando richiedeva iniziative rivolte alle nuove generazioni che promuovessero i temi dell’Agenda 2030 con particolare attenzione a transizione ecologica, transizione digitale e contrasto alle disuguaglianze: la prima si esplicita nell’ibrido di rosa non esistente in commercio realizzata per diffondere i valori di Anita, quali l’amore, la passione, il coraggio e la fedeltà. La seconda nella connessione diretta di due mondi lontani ma sostanzialmente simili per tradizioni e cultura quali Europa e America Latina e il terzo nell’avvicinare giovani generazioni di Paesi geograficamente molto distanti attraverso la conoscenza reciproca delle proprie origini e della propria storia” spiega la sindaca Stefania Sabba, entrando nel merito del progetto: “Si articolerà in quattro iniziative che abbracceranno i territori dei vari Comuni ed enti aderenti: in primis la realizzazione di Qr-Code nei pannelli descrittivi della piantumazione della rosa nel circuito italiano e brasiliano dei luoghi simbolo legati ad Anita e Giuseppe Garibaldi, Qr-Code attraverso cui si potranno ottenere tutte le informazioni sulla storia dei due protagonisti e sull’intero progetto. Sui vari territori dei comuni aderenti sono poi in cantiere una mostra di disegni, sculture, abiti d’epoca ed elaborati grafici realizzati dagli alunni del Liceo Scientifico Serpieri di Rimini, uno spettacolo teatrale trasmesso in diretta sui canali social e un Convegno internazionale online di presentazione dei risultati ottenuti, i cui atti saranno pubblicati sulle pagine web dei soggetti aderenti”.

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pubblicato il 2021/05/12 11:40:33 GMT+1 ultima modifica 2021-05-12T11:40:33+01:00